Africa e basket: NBA e FIBA lanciano la BAL

Joel Embiid, Pascal Siakam, Emmanuel Mudiay, Gorgui Dieng sono solo la punta di un enorme iceberg. Ne è profondamente convinta la NBA, che promuove una nuova lega professionistica in Africa, in collaborazione con la FIBA.

La nascita della Basketball Africa League (BAL) è stata annunciata annunciata a Charlotte durante l’All-Star Weekend 2019 e debutterà dal 2020. Si tratta di uno dei prossimi sviluppi di quel concetto di global game tanto caro alla lega guidata da Adam Silver.

Dai camp del programma Basketball Without Borders alla Academy in Senegal, dalle recenti esibizioni in Sudafrica al crescente numero di giocatori di origine africana che riescono ad approdare tra i professionisti, la NBA sa bene che l’Africa è un gigantesco serbatoio di talenti a cui offrire strutture, percorsi e concrete opportunità.

La costituzione di una lega professionistica continentale è un consistente, se non epocale, passo in questa direzione. Mai prima d’ora, infatti, la NBA si era impegnata direttamente nella creazione di una lega al di fuori del Nordamerica.

BAL in Africa: si parte con 12 squadre

La Basketball Africa League sarà composta inizialmente da 12 squadre, ancora da definire, e inizierà a gennaio 2020. Si parla di un massimo di due club per ogni stato, partendo a fine 2019 con i tornei di qualificazione. Dove? In Angola, Kenya, Marocco, Nigeria, Ruanda, Senegal, Sudafrica e Tunisia.

NBA e FIBA forniranno risorse finanziarie indirizzate al potenziamento di alcune infrastrutture fondamentali e a programmi di formazione per giocatori, allenatori e arbitri.

Il tutto con l’obiettivo di incentivare la crescita di uno sport che, tenendo conto anche delle ben note problematiche dell’Africa in tutti i settori, non riesce ancora a decollare, nonostante l’enorme motore economico del continente. Qui infatti, secondo quanto affermato dal commissioner Adam Silver, ci sono oltre 400 aziende in grado di generare ogni anno oltre 1 miliardo di dollari.

C’è anche Barack Obama

Finora la reazione del mondo NBA all’idea è stata più che positiva, a riprova degli ideali di apertura e inclusione di cui, in epoca Trump, la lega del basket professionistico USA si sta facendo sempre più portabandiera.

Vari proprietari di franchigie NBA e partner importanti come Pepsi e Jordan Brand (Nike) hanno espresso interesse a lavorare al progetto africano. L’endorsement più prestigioso arriva dall’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama, la cui passione per il basket è universalmente conosciuta. L’ex inquilino della Casa Bianca si è offerto per ricoprire un ruolo esecutivo all’interno della BAL.

Con la Basketball Africa League, la NBA conferma ancora una volta la sua volontà di estendere progressivamente i suoi orizzonti sportivi, mediatici e commerciali su scala globale, come del resto fa ormai da una ventina d’anni. Attraverso la nuova BAL, i migliori club e talenti d’Africa potranno così godere di un ambiente dagli standard nettamente migliori per ambire ai traguardi più alti.

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