Fascia ninja-style, la NBA intenzionata a vietarla

La NBA, per la stagione 2019-20, sembra intenzionata a mettere al bando la fascia ninja-style, o bandana che dir si voglia, esibita di recente da diversi giocatori.

In svariate partite della stagione 2018-19, infatti, Jimmy Butler, Karl-Anthony Towns, Jrue Holiday, Montrezl Harrell, Jarrett Allen, Mike Scott e altri hanno indossato, al posto della tradizionale fascetta elastica ferma-capelli, delle fasce più lunghe fissate con un nodo nella parte posteriore della testa. La fascia ninja-style è piaciuta a molti fan ed è diventato un look trendy in NBA.

Fascia ninja-style poco sicura?

La fascia ninja-style non è mai stata approvata ufficialmente dalla NBA, che ha evitato di intervenire a stagione in corso. Alla base della decisione, che sarà definita a breve, ci sarebbe un problema di sicurezza sollevato dalle stesse franchigie: la lunghezza delle fasce, caratterizzate da una lunga coda posteriore, e il fatto che non sempre siano tenute ben strette alla testa, potrebbero diventare fattori di pericolo.

Secondo questa tesi, infatti, durante le azioni e i contatti di gioco la fascia potrebbe scendere al collo del giocatore e agganciarsi alle mani o alle braccia dell’avversario. La stessa Nike, sponsor tecnico unitario della NBA, avallerebbe la posizione della lega, definendo non professionale l’uso delle fasce ninja-style (che pur produce…).

Ai giocatori NBA non piace questo elemento

La reazione dei giocatori NBA non si è fatta attendere: sia i diretti interessati, sia altri colleghi hanno manifestato via social il proprio disappunto nei confronti di questo nuovo orientamento. LeBron James si è fatto vedere in allenamento con una fascia ninja-style alla testa. Un accessorio molto apprezzato sia dai protagonisti sia dai tifosi.

Non è la prima volta che la NBA interviene su abbigliamento e accessori utilizzati dai giocatori in contesti ufficiali. Pietra miliare è stata, nel 2005, l’introduzione del dress code voluto dall’allora commissioner David Stern: lo scopo fu limitare il look gangsta rap esibito allora da personaggi quali Allen Iverson e Carmelo Anthony.

 

Condividi: