“In volo con il Prescelto” di Guido Bagatta

Nel suo libro In volo con il prescelto, Guido Bagatta parla di sé e della sua sconfinata esperienza nel basket NBA e nello sport d’oltreoceano. E lo fa attraverso l’atleta che forse più di ogni altro li ha incarnati nel mondo contemporaneo: LeBron James.

Uscito nel 2024 per Cairo Editore, il volume rende un indubbio omaggio al Re. Lo trasforma però in una traccia su cui innestare la storia personale e professionale dell’autore. Un percorso che, in oltre quattro decenni, lo ha portato a respirare da vicino la cultura sportiva americana e a farla conoscere in Italia. Soprattutto in un’epoca in cui non era così a portata di mano.

L’idea nasce in occasione dei quarant’anni di LeBron. L’editore propone a Bagatta di scrivere una semplice biografia del campione. Ma lui, di getto, rifiuta: di libri su LeBron James, soprattutto scritti “a distanza”, ce ne sono già troppi e non ha senso aggiungerne un altro. Tuttavia, se proprio è il caso, vuole farlo a modo suo.

Ne nasce così un racconto che intreccia la parabola di The Chosen One con l’evoluzione della NBA e con la propria esperienza diretta. Quella di chi ha visto da vicino Julius Erving, Magic Johnson, Michael Jordan, Kobe Bryant e oggi si interroga se davvero LeBron sia il più grande di tutti i tempi.

Guido Bagatta e LeBron James ad alta quota

Nel libro, Guido Bagatta immagina una conversazione durante un volo per Los Angeles. È diretto là per assistere alla storica prima partita in cui LeBron e suo figlio Bronny scendono insieme sul parquet.

Intorno a lui, in aereo, si forma un gruppetto occasionale ed eterogeneo di appassionati che pendono dalle labbra del noto giornalista: due ragazzi italiani che vanno a giocare in un liceo statunitense, un amico di vecchia data, un rappresentante di commercio. C’è persino il copilota, che di tanto in tanto lascia la cabina per unirsi alla chiacchierata. L’atmosfera è quella di una lunga conversazione a quota diecimila, dove i confini tra cronaca, ricordo e passione sportiva si confondono.

Mi è sempre piaciuto parlare alla gente – scrive Bagatta con la consueta ironia – sia per lavoro, durante una convention o un meeting motivazionale di qualche azienda, ma anche in circostanze informali, come in questo caso. Se poi l’argomento è il basket, beh, allora quello che una volta sarebbe stato un ciarlatano di corte (cioè io) per divertire i nobili del caso, poteva davvero dare il meglio di se stesso. Per fermarmi, bisognava abbattermi“.

In questa cornice, In volo con il Prescelto alterna aneddoti, riflessioni e memoria. L’autore torna agli anni universitari in California, quando scopre dall’interno il mondo dello sport americano. E di lì a pochi anni, su un giovanissimo Canale 5, si ritrova con Dan Peterson a raccontare basket e football a un’Italia che per la prima volta si affacciava a un linguaggio e a un immaginario completamente nuovi.

Bagatta e lo sport USA in Italia

Nato a Milano nel 1960, Guido Bagatta è una delle figure più seguite e rispettate nel mondo del giornalismo sportivo. Volto storico di Mediaset, ma anche di Telemontecarlo, Sportitalia e negli ultimi anni Warner Bros. Discovery, voce inconfondibile di Radio Deejay, ha seguito 14 Olimpiadi, 16 Super Bowl, 10 finali NBA. A ciò si aggiungono migliaia di telecronache e conduzioni tv.

Nel libro non manca un episodio surreale che lo vede protagonista. Cioè quando nel 1999 entra davvero in campo con la maglia di Varese al McDonald’s Championship per affrontare i San Antonio Spurs. Con la sua voce, Guido ha accompagnato generazioni di italiani alla scoperta dello sport americano e continua a ispirare una moltitudine di appassionati.

Quel che emerge dal libro è l’autoritratto di un uomo che ha contribuito a tradurre una cultura sportiva un tempo quasi irraggiungibile per il nostro pubblico. Il tutto ben prima dell’avvento dei social e dei canali tematici. In queste pagine Bagatta non racconta solo LeBron, ma l’idea stessa di grandezza che la concezione americana incarna: il sogno, lo spettacolo, la costruzione del mito. Ed è un modo per riflettere sulla trasformazione di un mondo che Bagatta ha visto cambiare e globalizzarsi.

LeBron James è l’atleta totale, simbolo di una generazione e specchio per chi lo osserva da una vita con curiosità e rispetto. Il libro di Bagatta parla di basket, certo, ma soprattutto di vita, passione e professione. E di un narratore che, anche dopo quarant’anni, continua a guardare il gioco e se stesso da un punto di vista privilegiato: quello di chi non smette di volare alto.

a contribuito a tradurre la cultura sportiva americana per il pubblico italiano, ben prima dei social e dei canali tematici. Bagatta non racconta solo LeBron James, ma l’idea stessa di grandezza che lo sport americano incarna — il sogno, la spettacolarità, la costruzione del mito.

Condividi: