Isernia, i ragazzi che vogliono recuperare il playground

In Italia i playground, come sono definiti in gergo i campi da basket all’aperto, devono purtroppo fare i conti con vandalismo, incuria e disinteresse da parte di cittadini e istituzioni.

In certi casi, i ragazzi che giocano al campetto sono addirittura visti come elemento di disturbo per la quiete pubblica dei quartieri. Mentre invece, ad esempio, negli Stati Uniti i playground hanno una fortissima valenza sociale come luoghi di aggregazione e svago. E nessuno si sognerebbe mai di spezzare un canestro tanto per il gusto di farlo.

Ci sono casi, tuttavia, in cui la passione per il basket, quella vera, spinge i giovani ad andare oltre gli ostacoli e a rimboccarsi le maniche in prima persona per garantire almeno l’utilizzabilità di un campetto, che spesso è l’unico nel quartiere o in tutta la città.

Dal Molise una storia di passione

Il Quotidiano del Molise il 19 luglio 2019 ha riportato la notizia di quattro giovanissimi appassionati di Isernia – Giuseppe Iannone, Giuseppe Paravati, Riccardo Mainella, Angelo Mancini – che hanno deciso di adoperarsi con le proprie forze per restituire dignità e funzionalità al playground situato in contrada Le Piane. Un campetto, realizzato dal Comune alcuni anni fa, che ha estremo bisogno di un restyling: sostituire i ferri dei canestri, ripitturare le linee del rettangolo di gioco e altre migliorie.

Nonostante gli sforzi, però, racconta il giornale che la spesa supererebbe la disponibilità economica dei quattro adolescenti isernini. Così hanno lanciato un appello sui social, raccolto subito dal frequentatissimo gruppo Facebook locale Obiettivo Isernia.

È da anni ormai – scrivono – che il campetto da basket di Isernia a Le Piane è ridotto male, senza linee, con il ferro del canestro che si piega a ogni tiro e con buche in giro per il campo. Abbiamo deciso di unire le forze e di occuparci personalmente del rifacimento delle linee e della colorazione dell’area del campo oltre alla sostituzione del ferro. Con le sole nostre risorse però non riusciamo a fare tutto, per questo chiediamo una mano a voi. Chiunque volesse può darci una mano, con un contributo anche di pochi euro, che ci permetterebbero di finire questi piccoli lavoretti che darebbero completamente un altro aspetto al “nostro” campetto».

A quanto pare, svariati cittadini di Isernia avrebbero risposto all’appello per aiutare gli appassionati di basket a continuare a disporre del loro playground. Una piccola storia di provincia, ma che è il simbolo della situazione in cui versano i campi da basket all’aperto in tutta Italia, spesso abbandonati, inutilizzabili, osteggiati, se non semplicemente inesistenti.

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