La nuova arena della Virtus Bologna sorgerà nel quartiere fieristico del capoluogo dell’Emilia-Romagna al posto dell’attuale padiglione 35. Apertura prevista per l’autunno 2025. La capienza indicativa è di 10.000 posti e l’investimento ammonta a 55 milioni di euro.
Già da diversi anni il proprietario Massimo Zanetti, mister Segafredo, aveva annunciato la volontà di realizzare un palasport definitivo e non più temporaneo, come quello attualmente utilizzato dalle “V Nere” in alternanza con il PalaDozza. E che si trova sempre in Fiera, ma al padiglione 30. L’obiettivo è accompagnare con strutture adeguate le ambizioni di vertice, in Italia e in Europa, del club.
Il progetto reca la firma dello studio MCA – Mario Cucinella Architects. Un edificio modulabile, polifunzionale e ad alta efficienza energetica, idoneo per il basket secondo gli standard prescritti da FIBA ed EuroLeague. Oltre allo sport, potrà essere utilizzato per eventi espositivi, di spettacolo e di intrattenimento.
Nuova arena della Virtus Bologna: la “lanterna sospesa”
È stata definita “lanterna sospesa”. L’architettura della nuova arena della Virtus Bologna è infatti caratterizzata da un basamento alto 10 metri, su cui si innesta il volume ospitante l’arena vera e propria, fino a un altezza di 25 metri. Tale volume è avvolto da un “involucro dinamico”, cioè una facciata continua aggettante rispetto al basamento, come un paralume. Uno degli scopi del progetto è infatti liberare il più possibile la superficie a piano terra per ospitare attività fieristiche ed eventi nei momenti in cui il catino dell’arena è parzialmente smontato.
La versatilità è quindi una delle caratteristiche principali della struttura. Le gradinate per il basket saranno più vicine al rettangolo di gioco e ci sarà la possibilità di ricavare skybox e luxury suite. Le funzioni permanenti fisse (ascensori, scale, spogliatoi, servizi) sono collocate nelle ali laterali; invece quelle mobili (parte degli spalti, aree hospitality e campi di allenamento) nelle parti centrali. Ampio il ricorso a schermi, visori e pannelli per comunicazioni e scenografie.
Oltre al rispetto dei più avanzati parametri energetici e all’impiego di materiali locali, naturali, riciclati, riciclabili, particolare attenzione sarà riservata alla gestione delle risorse idriche ed elettriche, attraverso l’implementazione, tra l’altro, di sistemi di recupero dell’acqua piovana e di attrezzature a basso consumo.
Urbanistica e accessibilità
Secondo le indicazioni fornite dalla Virtus, il padiglione sorgerà al crocevia tra Piazza Aldo Moro (collegamento tra centro di Bologna e prima periferia) e il Viale della Fiera, punto di affaccio privilegiato rispetto alle arterie più importanti della città, autostrada e tangenziale. Sarà accessibile sia dalla piazza interna a Viale Aldo Moro (dove si affaccia il padiglione 34, ingresso sud) che dal parcheggio prospiciente Viale della Fiera.
Dal lato di Via Aldo Moro, caratterizzato anche da flussi pedonali, è stato immaginato un grande portale per un accesso immediato e diretto delle persone. Sul versante di Viale della Fiera, carrabile, si è invece preferito rendere la struttura più iconica e riconoscibile.
Relativamente all’accesso su Aldo Moro, lo sviluppo del progetto valuterà una riqualificazione della piazza stessa. Così come una riorganizzazione degli accessi e degli ambienti dei padiglioni fieristici ad essa adiacenti, per trasformarli in una nuova porta di accesso funzionale al nuovo edificio. E, più in generale, a tutto il parco fieristico.
Prima foto in alto © MCA – Mario Cucinella Architects via Virtus Bologna