Primavera, il tempo dei playoff

Primavera: tempo di playoff. Nei molti campionati sportivi la cui stagione si disputa a partire dall’autunno, compreso  il basket NBA, europeo e italiano, le ambizioni di una squadra passano da qui.

Per chi non mastica di sport, i playoff sono un torneo a eliminazione tra le migliori squadre classificate nella prima fase, detta regular season. Ciò che viene dopo è anche noto come post season. Lo scopo dei playoff è decretare chi vincerà il campionato o, laddove è previsto, chi sarà promosso nella categoria superiore.

Per i team che puntano al successo finale, quindi, si tratta del momento più importante e delicato dell’intera stagione. Ogni turno di playoff è detto serie. Di solito, in ciascuna serie, due formazioni si affrontano al meglio delle 3, 5 o 7 partite. La squadra che arriva ai playoff con il piazzamento migliore nella prima fase, ha il diritto di giocare in casa l’eventuale spareggio finale.

Playoff: un torneo a parte

I playoff, tuttavia, non sono solo un freddo tabellone. Sono invece un incredibile contenitore di emozioni: vittoria, sconfitta, esaltazione, delusione, sorpresa… Le partite più incredibili, le giocate che restano impresse nella storia, solitamente appartengono a questa fase.

Quindi, i playoff sono considerati quasi un campionato a parte, dove può succedere di tutto. Ci sono infatti tante variabili che, spesso, sono capaci di sovvertire qualsiasi pronostico. È come se tutto ricominciasse da capo, per questo è richiesto un livello più alto. Ed è nei playoff che i campioni autentici elevano il proprio rendimento.

Ad esempio, a chi vi entra con il miglior piazzamento, può capitare di essere subito eliminato, magari ad opera di una squadra che si è qualificata per il rotto della cuffia, strappando l’ultimo posticino nell’ultima partita della prima fase. La quale, a sua volta, può fare strada e diventare la sorpresa dell’anno.

Vince chi sta meglio

Tuttavia, se chi entra nei playoff da favorito ha sviluppato vera una mentalità vincente, sa gestire le proprie energie, riesce a non subire la pressione e a cogliere l’attimo in cui passa la vittoria, allora potrà uscirne trionfatore. Dipende tutto dalla propria condizione psico-fisica: nei tornei di breve durata, vince chi sta meglio in quel determinato periodo.

Il fatto che i playoff si disputino in primavera non è certo un elemento di sicurezza. La primavera, infatti, è la stagione destabilizzante per antonomasia, ancor più se si considera che c’è la stanchezza di un’annata intera alle spalle. Ma è anche vero che in primavera si può sbocciare definitivamente, scoprire nuovi mondi e vivere i momenti più belli.

I playoff a primavera sembrano una sfida crudele, ma molto allettante: il periodo in cui sono necessarie la forma migliore e la maggior presenza di spirito ricade nella stagione meno affidabile dell’anno, tra primi caldi, clima variabile e giornate un po’ lunatiche. Pronti a vincere?

Foto: Marcus Spiske / Unsplash.com

 

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