Swagger, la cui prima stagione è disponibile su Apple TV e la seconda è in arrivo a giugno 2023, è la serie tv che ha tra i suoi produttori Kevin Durant ed è liberamente ispirata alla sua vita, trasportata però negli anni attuali.
Ambientata nel mondo del basket giovanile americano, mette in evidenza i problemi e le pressioni che un giovanissimo talento dal grande futuro, Jace Carson, deve imparare ad affrontare e gestire. Basta un minimo errore per rovinare tutto: essere sempre attenti e concentrati sul proprio percorso è a dir poco fondamentale.
Il termine swagger è traducibile con “spavalderia” e indica l’atteggiamento sicuro di sé, ai limiti dell’arroganza, che un giocatore dominante ha bisogno di mostrare in ogni momento. Nella serie, Swagger diventa il nome della squadra in cui Jace, insieme ad altri coetanei dalle storie diverse ma con il basket comune denominatore, cerca di emergere e affermarsi.
Swagger dipinge un quadro in cui ragazzini ancora nemmeno in età da liceo hanno uno status di celebrità e sono seguitissimi sui social. Sono la linfa vitale di un sistema sportivo come quello degli Stati Uniti, capace di esaltare o bruciare molto presto i suoi talenti migliori, regalando loro la visibilità di una superstar. Tanto che già da adolescenti sono inseguiti dai brand di scarpe.
Swagger: la sfida di Jace Carson
Interpretato da Isaiah Hill, Jace Carson è un quattordicenne afroamericano contemporaneo con un futuro nel basket. È ancora in terza media e andrà alla high school. Dopo, forse, spiccherà il volo verso il college e la NBA. Nonostante l’età, deve districarsi in un labirinto di pressione, soldi, disonestà, pericoli. Non solo da parte della gente, ma anche e soprattutto da chi è a stretto contatto con lui.
Un sistema che sperimentano molti giocatori NBA di ieri e di oggi, cresciuti in quartieri difficili – in questo caso Seat Pleasant, Maryland, sobborgo di Washington dove è cresciuto anche Durant – e senza una figura paterna. E dove tutti, adocchiata la gallina dalle uova d’oro, sembrano volere qualcosa da Jace o cercano di approfittarsi di lui a vario titolo: famiglia, coach, compagni, scout.
Jace Carson è chiamato a tenere in equilibrio tutto ciò che si muove intorno a lui, assimilando i valori che il suo allenatore Ike “Icon” Edwards (l’attore è O’Shea Jackson Jr.), persona integra al di là del suo passato, gli trasmette. Il ragazzo fa i conti con la vita di tutti i giorni, i sogni da inseguire, le mille distrazioni di un predestinato, stabilendo un legame di fratellanza con i compagni di squadra della Swagger. Jace matura e comprende cosa significhi giocare insieme per vincere, dentro e fuori dal campo.
Il cast e alcuni temi della serie
Diretta da Reggie Rock Bythewood, nei 10 episodi della prima stagione Swagger mi è sembrata una serie ben curata e contestualizzata. Mette al centro il basket e, attraverso di esso, parla di noi e delle nostre vite. L’amore per la pallacanestro è il vero protagonista. Ottimo il doppiaggio in italiano e molto suggestivi i disegni in stile africano che accompagnano i titoli di testa.
Uscita nel 2021, parte della vicenda è ambientata nel periodo dell’arrivo della pandemia. Una fase che negli Stati Uniti è coincisa con l’esplosione delle proteste del movimento Black Lives Matter. Gli Swagger, nonostante l’età, diventano loro malgrado famosi per un sorprendente gesto simbolico contro razzismo e discriminazioni. Affrontarne le conseguenze fa parte del percorso di crescita.
Nel cast anche Tessa Ferrer, nel ruolo di Meg Bailey, una riservata allenatrice alle prese, come pure Jace e Icon, con un difficile rapporto con il padre; Sean Baker, nei panni del saggio e umano assistente Naim Rahaim; Shinelle Azoroh come Jenna Carson, madre single di Jace che orienta ogni scelta del figlio; Quvenzhané Wallis nella parte di Crystal Jarrett, giocatrice e fidanzatina di Jace che a un certo punto compie una coraggiosa scelta.
Prima foto in alto © Jessica Kourkounis / Press kit Swagger Apple TV