Zalgirio Arena, la “foresta verde” di Kaunas

La Zalgirio Arena di Kaunas, seconda città della Lituania ma prima in assoluto in fatto di passione per il basket, dal 19 al 21 maggio 2023 ospita per la prima volta la Final Four di Eurolega.

La casa dello Zalgiris Kaunas è uno dei templi moderni del basket europeo, nonché la miglior espressione del profondo amore dei lituani per la palla a spicchi. È infatti una delle arene più frequentate e calorose del continente, in una città scelta anche dalla NBA per uno dei documentari della serie Hoop Cities.

Quando c’è il tutto esaurito – cioè molto spesso – i tifosi locali sono in grado di creare un’atmosfera straordinaria e di offrire un suggestivo colpo d’occhio. Del resto, in fatto di pallacanestro i lituani sono noti per la loro goliardia, ma anche per la loro conoscenza del gioco. Qui alle partite domina il colore principe della squadra e di una nazione che respira basket: il verde.

Zalgiris, infatti, significa letteralmente “foresta verde”, il che sembra naturale, in un paese pieno di boschi. La Zalgirio Arena – Zalgirio è una sorta di genitivo, nella lingua locale – è un luogo tutto particolare: sorge infatti su un’isoletta nel cuore della città lungo il fiume Nemunas e prende il nome da una battaglia avvenuta agli inizi del Quattrocento. Un evento storico che significa molto per la Lituania.

Zalgirio Arena: come è fatta

Di proprietà municipale, la Zalgirio Arena è stata aperta il 18 agosto 2011, dopo tre anni di lavori su progetto dell’architetto Eugenijus Miliunas. Prima della sua costruzione, il maggior palazzetto in città risaliva addirittura al 1939: la Kaunas Sports Hall, dalla capienza di 5000 spettatori. La Zalgirio ne ospita tre volte di più. La capienza per la pallacanestro è di 15.540 posti, mentre per i concerti può arrivare a contenere 20.000 persone.

Dopo la giornata inaugurale con un’amichevole tra Lituania e Spagna, qui si è svolta la fase finale degli Europei 2011, vinti dalla nazionale iberica. I padroni di casa, invece, sono usciti a sorpresa ai quarti di finale per mano della Macedonia di Ilievski e McCalebb. Gestita da sempre dallo Zalgiris, la sua apertura è coincisa con la ripresa del club dopo un periodo di difficoltà economiche.

L’aspetto esterno si caratterizza per la facciata in vetro e metallo. Ha una pianta molto strana: è un ennagono irregolare, cioè un poligono con nove lati di diverse lunghezze. All’interno ci sono ben 48 luxury suite, due musei, una sala mostre, una grande area ospitalità, ristoranti, bar e altri servizi. Per quanto riguarda la musica, è un punto fisso dei tour di moltissime star internazionali in Nord Europa.

Zalgiris: storia di un nome

Come accennato, Zalgiris significa “foresta verde” ed è la traduzione del toponimo tedesco Grunwald. È il nome di una località presso cui, il 15 luglio 1410, venne combattuta una delle più grandi e sanguinose battaglie militari del Medioevo: la battaglia di Grunwald, appunto. I tedeschi la chiamano battaglia di Tannenberg, mentre i lituani battaglia di Zalgiris.

L’alleanza tra il re Ladislao II di Polonia e il granduca Vitoldo il Grande di Lituania (Vytautas, nome di battesimo molto diffuso in questo paese) riuscì a respingere l’Ordine Teutonico, potente organizzazione monastico-militare germanica. E quindi, in sostanza, si tratta di una vittoria contro i tedeschi, il cui esito cambiò gli equilibri politico-militari nell’Europa centro-orientale dell’epoca. L’unione tra Polonia e Lituania si affermò come forza dominante dell’area.

Vitoldo è considerato un vanto dell’antica Lituania, così come lo Zalgiris Kaunas (fondato nel 1944 e vincitore della sua unica Eurolega nel 1999 con Tyus Edney MVP) rappresenta più di ogni altro team l’orgoglio nazionale di oggi, anche se tra Kaunas e la capitale Vilnius esiste una certa rivalità. Ma lo Zalgiris è una potenza del basket fin dai tempi in cui la Lituania faceva parte dell’Unione Sovietica.

Da questa città di 300.000 abitanti provengono infatti alcuni dei più forti cestisti lituani di sempre. A partire dai quattro alfieri dell’Armata Rossa degli anni ’80: il totem Arvydas Sabonis (padre di Domantas e anche ex proprietario del club), Sarunas Marciulionis (tra i primi stranieri a giocare nella NBA) e i due straordinari tiratori Rimas Kurtinaitis e Valdemaras Chomicius. E quindi, arrivando fino a tempi più recenti, Zydrunas Ilgauskas, Sarunas Jasikevicius, Linas Kleiza, Paulius Jankunas, Mantas Kalnietis, Donatas Motiejunas e altri.

zalgirio arena kaunas
Foto tratta da La Giornata Tipo.
zalgirio arena esterno
Foto: Ben Bender / Wikipedia CC BY-SA 3.0
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