Appleball #9 – Il diario dei playground: Lower Manhattan

I playground facevano parte del mio viaggio, ma non sempre erano contemplati nei miei tour. Mi è capitato di trovarmi di fronte a un 3vs3 nel mezzo di un pezzo di storia di New York.

A volte facevo a meno del mio taccuino, affidandomi all’istinto e alla curiosità, assecondando il piacere della scoperta. Questo è quello che è successo la mattina del 17 maggio 2019. Avevo previsto di dirigermi alla volta di Chinatown partendo da Tompkins Square Park, intravisto nelle prime settimane (vedi diario dell’East Village).

Tompkins Square Park nell’East Village

tompkins square park

In una giornata soleggiata, o almeno in apparenza, ho preso la metro F fino a Delancey Street. Nelle cuffie 21 Questions di 50 Cent, mentre la voce della NYC Subway annunciava “the next stop is Essex Street”. Ho imboccato Avenue A e dritto fino a E 10th Street. I campetti si trovano all’incrocio con Avenue B, occupando un’area molto ampia.

In realtà Tompkins Square Park ha avuto un forte impatto nel mondo della musica, come cantano i Mumford & Sons “Oh babe, meet me in Tompkins Square Park, I wanna hold you in the dark, One last time, Just one last time” (O piccola, incontriamoci a Tompkins Square Park, voglio abbracciarti nel buio, un’ultima volta, solo un’ultima volta).

Il parco è stato teatro di numerosi concerti e manifestazioni di interpreti, dal passato al presente. Per celebrare Joe Strummer, un simbolo della musica contemporanea, un duo di artisti lo ha omaggiato con un graffito sulla parete del locale Niagara nel 2003, fra Avenue A e East 7th Street.

Seward Park e Hester Street Playground a Chinatown

seward park playground

Il clima di New York è sempre imprevedibile e dopo i venti gradi e il sole delle prime ore del mattino, ecco all’orizzonte la dose giornaliera di pioggia. Avevo molta strada davanti a me e in programma una camminata fino a Seward Park a Chinatown, evitando metro e bus. Venti minuti più tardi, con il sereno, ero giunta a destinazione. Il playground, che comprende i campi da basket e le piste d’atletica, è stato realizzato nel 1897 ed è storicamente parlando il primo parco municipale di Manhattan.

L’orologio segnava le 12.30 ed ero a una manciata di minuti da Little Italy. Avevo ancora in lista per la giornata Columbus Park a Lower Manhattan. Maps mi indicava nel tragitto un campetto su Hester Street e senza perdere ulteriore tempo mi sono avviata.

Hester Street Playground (nella prima foto in alto) nasce come area giochi per bambini, ma ospita una serie di basketball courts. La sua particolarità è senza dubbio il contesto, sorge fra Chrystie Street e Forsyth Street, circondata da negozi orientali e insegne decorate con ideogrammi.

Columbus Park a Lower Manhattan

columbus park

Era giunto il momento di lasciarsi alle spalle Chinatown alla volta di the last playground of the day. Ho percorso a piedi Mulberry Street, nota per essere la via dove ogni anno a metà settembre, si celebra The Feast of San Gennaro, la festa dedicata a San Gennaro.

Columbus Park si trova su Worth Street, a pochi passi dalla Corte Suprema dello Stato di New York e ha una certa rilevanza dal punto di vista cestistico. Murry Nelson nel libro The Originals: The New York Celtics Invent Modern Basketball ha raccontato la nascita del primo torneo di basket nel 1911-1912 organizzato dal New York City Bureau of Recreation. I partecipanti erano divisi fra senior e junior, questi ultimi suddivisi ulteriormente in base al peso. Columbus Park è stato fra i primi parchi cittadini a ospitare la manifestazione, la cosiddetta Inter-park Basketball League.

La pioggia iniziava a scendere senza sosta e questa volta la metro per tornare ad Uptown sembrava essere d’obbligo. Una mattinata sorprendente e tre nuovi playground a referto, a volte vale la pena farsi sorprendere, expecting the unexpected (aspettando l’inaspettato).

Condividi: