Le arene della March Madness 2021 sono tutte in Indiana. Questa è la soluzione, in tempo di pandemia, per riprendere a disputare il Torneo NCAA di basket maschile dopo l’annullamento di quello del 2020.
Il top del basket universitario USA, per la fase più sentita della stagione, si riunisce quindi in una sorta di bolla diffusa in grado di consentire lo svolgimento in sicurezza dell’edizione numero 82 dell’attesissimo torneo. Il “grande ballo” a eliminazione diretta che laureerà la prossima squadra campione del college basketball. Al momento, infatti, è impossibile dislocare le partite su tutto il territorio nazionale.
Questa scelta contiene anche un valore fortemente simbolico: l’Indiana è lo stato del basket per eccellenza. Qui la pallacanestro, secondo il luogo comune più diffuso e accettato, equivale a una vera e propria religione pagana, ben rappresentata da un film come Hoosiers – Colpo vincente. Gli Indiana Pacers sono soltanto la punta di un grosso iceberg di passione talmente radicata e viscerale che il campionato delle high school è definito Hoosier Hysteria.
Allo stesso modo, in Indiana hanno sede alcuni atenei dalla forte tradizione cestistica: Indiana, Butler, Purdue. Sui parquet delle loro storiche arene va in scena uno degli spettacoli sportivi più coinvolgenti e seguiti d’America, nello stato in cui l’invenzione di James Naismith prese piede fin dai primi anni. E che ha dato i natali a John Wooden e a Larry Bird.
Quali sono le arene della March Madness 2021?
Il Torneo NCAA 2021 si compone di 67 partite in tabellone tennistico. A contendersi il titolo nazionale sono 68 squadre: le 32 vincitrici dei tornei di conference, più le altre uscite fuori dalla Selection Sunday (14 marzo). La competizione inizia il 18 marzo e la Final Four è in programma dal 3 al 5 aprile.
Per quanto riguarda le arene della March Madness 2021, la scelta è ricaduta su questi impianti: la Bankers Life Fieldhouse a Indianapolis, l’arena dei Pacers in NBA; la Simon Skjodt Assemby Hall a Bloomington (casa di Indiana University); la Mackey Arena a West Lafayette (Purdue University), la Hinkle Fieldhouse di Indianapolis (Butler University); l’Indiana Farmers Coliseum sempre a Indianapolis, campo di IUPUI. Infine, il Lucas Oil Stadium, lo stadio dei Colts di football, dove si svolge l’atto conclusivo.
L’aspetto logistico è ovviamente fondamentale, per garantire sicurezza sanitaria e distanziamento in strutture sportive, alloggi e trasporti. Oltre che con gli staff delle università coinvolte, la NCAA collabora con la Horizon League per la gestione degli eventi al Lucas Oil Stadium e con Ball State University per quelli alla Bankers Life Fieldhouse. L’Indiana Convention Center ospita i campi di allenamento, mentre le squadre sono alloggiate negli hotel Marriott. L’organizzazione ha stretto accordi con la sanità locale per il piano dei test Covid per giocatori, allenatori, staff dirigenziali, ufficiali di gara, media. Le partite si svolgono a porte chiuse, salvo ammissioni di pubblico molto limitate.
Mackey Arena, West Lafayette (Purdue)
La Mackey Arena di West Lafayette è la casa di Purdue University e può ospitare fino a 14.804 spettatori. I tifosi dei Boilermakers sono molto calorosi e, anche se non se ne parla spesso, questa arena offre una delle migliori atmosfere del basket NCAA. Infatti è un vero e proprio fortino per le squadre di casa: il team maschile, fino al 2019-20, ha vinto l’82% delle partite interne (648-139). Quello femminile, il 75%, con un record di 464-158. Purdue è stata l’alma mater del grande John Wooden e infatti la Mackey Arena si trova al numero 900 di John R. Wooden Drive. Edificata nel 1967, fu chiamata semplicemente Purdue Arena. Nel 1972 assunse il nome attuale in omaggio a Guy “Red” Mackey, storico direttore sportivo dell’ateneo, scomparso l’anno precedente. Prima si giocava nella Lambert Fieldhouse, palestra del 1937 oggi abilitata per soli mille posti ma che un tempo poteva arrivare a ospitarne diecimila. Dal 2007 al 2011 la Mackey Arena è stata completamente ristrutturata.
Simon Skjodt Assembly Hall, Bloomington (Indiana)
La Simon Skjodt Assembly Hall di Bloomington, fino al 2013 solo Assembly Hall, è uno dei templi indiscussi della NCAA. Viene definita la “Carnegie Hall del basket”, tanto è il prestigio di un luogo in cui gli Hoosiers di Indiana University hanno costruito i loro successi e alimentato la tradizione. L’aspetto interno di questa arena, costruita nel 1971, l’anno della prima delle 29 stagioni di coach Bobby Knight, richiama quello di un enorme granaio, giusto per non dimenticare la vocazione agricola dello stato. Il nome Assembly Hall si ricollega al piccolo edificio di fine ‘800 utilizzato per assemblee generali e cerimonie di laurea. E dove in origine si ospitavano le partite. Caratteristica dell’arena è la ripidità delle gradinate, che consentono un’ottima visuale e un notevole effetto intimidatorio. Inoltre, con 7800 posti sui 17.222 totali, la student section di Indiana è la più grande di tutte: non a caso gli Hoosiers hanno collezionato spesso strisce vincenti in casa. Simon Skjodt è la alumna e imprenditrice Cynthia Simon Skjodt che donò 40 milioni per la ristrutturazione del 2013.
Indiana Farmers Coliseum, Indianapolis (IUPUI)
Sono oltre ottanta gli anni di storia dell’Indiana Farmers Coliseum. Ospita dal 2014 le partite degli Jaguars di IUPUI, che sta per Indiana University – Purdue University Indianapolis, alma mater di George Hill. Da non confondere con Indiana e Purdue, naturalmente. Il Coliseum si trova nell’area della Indiana State Fair di Indianapolis e fu inaugurato nel 1939: grazie alle politiche del New Deal del presidente americano Roosevelt fu possibile reperire i finanziamenti necessari. Oggi, come risultato della ristrutturazione ultimata nel 2014, può ospitare 6800 spettatori e l’arena è ricordata per un tragico avvenimento: il 31 ottobre 1963, durante uno show sul ghiaccio, una fuga di gas causò una violentissima esplosione, che uccise 74 persone e ne ferì altre 400. L’Indiana Farmers Coliseum ospitò anche gli Indiana Pacers dal 1967 al 1974, quando giocavano nella pittoresca ABA in cui vinsero tre titoli.
Hinkle Fieldhouse, Indianapolis (Butler)
Tra le arene della March Madness 2021, la Hinkle Fieldhouse, la Indiana Basketball’s Cathedral, è la più suggestiva. Sia dentro che fuori, infatti, emerge tutto il fascino di un’arena edificata nel 1928 su progetto di Fermor Spencer Cannon e tuttora cuore pulsante della Butler University. L’aspetto esterno è quello di un vecchio hangar in mattoncini rossi. All’interno spiccano ancora le originali travi metalliche del tetto. È qui che coach Brad Stevens ha forgiato quei Bulldogs capaci di arrivare per due anni consecutivi (2010 e 2011) alla sfida finale del Torneo NCAA, fallendo il titolo di un soffio. La tradizione si taglia con il coltello: fino al 1971 la Hinkle Fieldhouse – intitolata nel 1966 al direttore sportivo Paul D. “Tony” Hinkle – ha ospitato le fasi finali liceali, nonché le scene clou del film Hoosiers. Dal 2014 è omologata per 9100 spettatori. Fa parte del Registro nazionale dei luoghi storici degli USA.
Bankers Life Fieldhouse, Indianapolis (Indiana Pacers)
La Bankers Life Fieldhouse (ex Conseco Fieldhouse), nel cuore di Indianapolis, è l’arena in cui giocano gli Indiana Pacers in NBA ed è stata inaugurata nel 1999. Ha sostituito la Market Square Arena, a sua volta edificata nel 1974 e demolita successivamente all’apertura del nuovo impianto. La particolarità della Bankers Life Fieldhouse è la struttura pensata per rievocare le tradizionali arene di high school e college dello stato. Può contenere un massimo di 17.923 spettatori, mentre per l’hockey su ghiaccio la capienza si riduce a 12.300. Infatti, in nome della tradizione dell’Indiana, questa arena è progettata essenzialmente per il basket. Doveva ospitare l’All-Star Game NBA 2021, cancellato in seguito alle conseguenze della pandemia e riprogrammato per il 2024. Le fasi finali della Hoosier Hysteria, il campionato statale dei licei, si disputano annualmente qui.
Lucas Oil Stadium, Indianapolis (Colts, NFL)
Da una ventina d’anni, per massimizzare i profitti, la Final Four della March Madness è ospitata in uno stadio di football. In questo modo, circa 70.000 persone possono assistere direttamente all’evento: quasi quattro volte in più rispetto a una normale arena di basket. La pallacanestro, in realtà, non è pensata per essere giocata in uno stadio gigantesco, il che appare come un’evidente forzatura. In ogni caso, per il Torneo NCAA 2021 il problema non si pone: il Lucas Oil Stadium di Indianapolis ospita la Final Four e altre fasi, in due campi utilizzati in alternanza, per consentire la sanificazione di quello momentaneamente libero. Il Lucas Oil Stadium è la casa dei Colts di NFL. È inglobato nell’Indiana Convention Center ed è stato aperto nel 2008 al posto del demolito RCAA Dome. Ha già ospitato la Final Four nel 2010 e nel 2015.