Libri di basket: “Giannis Antetokounmpo” di Fantini e Fumagalli

Giannis Antetokounmpo. Il dio greco del basket, edito da Sperling & Kupfer, è il libro biografico sulla star dei Milwaukee Bucks scritto da due giornalisti estremamente appassionati di basket come Daniele Fantini e Davide Fumagalli di Eurosport.

Uscito a maggio 2022, il volume si presenta come una puntuale, equilibrata e minuziosa ricostruzione giornalistica che ripercorre la vita e la carriera di Giannis. Dalle origini nelle strade di Atene fino alla gloria del titolo NBA vinto nel 2021 con la franchigia del Wisconsin.

Fantini e Fumagalli narrano a quattro mani tutte le evoluzioni e i momenti chiave di una straordinaria storia sia umana che sportiva oggi conosciuta praticamente in tutto il mondo, grazie agli strumenti di comunicazione a nostra disposizione, ma che non smette mai di emozionare e far riflettere.

Giannis e il Draft NBA 2013

Dopo la prefazione di Flavio Tranquillo, la voce della pallacanestro su Sky Sport, il racconto di Giannis Antetokounmpo inizia dal Draft NBA del 2013, l’ultimo di David Stern. In tale occasione l’iconico commissioner scandisce perfettamente una studiatissima pronuncia di quello strano, lungo e finora sconosciuto cognome.

Antetokounmpo” Stern lo legge “Adetokunbo“. Il che, come ribadisce lo stesso Tranquillo nella prefazione (e tantissime altre volte in telecronache e interventi in tv), non è altro che l’originario cognome nigeriano di Giannis. Una volta ottenuta la cittadinanza, sui documenti viene traslitterato in greco moderno sostituendo la “d” con “nt” e la “b” con “mp“.

Anziché solo un punto di arrivo, come molti avrebbero potuto essere indotti a pensare, lo sbarco di Giannis in America è in realtà il punto di partenza. L’avvio di un entusiasmante viaggio che lo porterà a diventare uno dei giocatori più forti e celebri del mondo. Due volte MVP e indiscusso All-Star. E, finalmente, campione con i Bucks che non vincevano l’anello da cinquant’anni.

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Tre continenti e un insegnamento

Dopo il capitolo sul Draft, la narrazione compie un balzo indietro nel tempo e nello spazio, a Sepolia. In questo quartiere popolare di Atene, Giannis e i suoi fratelli sono cresciuti, scoprendo il basket sul playground di Tritonas. Prima solo uno svago da una vita molto dura, poi incredibile e concreta occasione per abbandonare la vita da apolide clandestino con cui la sua famiglia ha dovuto fare i conti fin dall’arrivo in Grecia nel 1991.

Nelle pagine si alternano fasi dal ritmo rapido a momenti di approfondimento. Gli autori compiono digressioni su genitori e fratelli; sui compagni del Filathlitikos (la squadra greca di seconda serie in cui Giannis ha esordito); sul non sempre facile rapporto con la Nazionale ellenica. Fino a luoghi e personaggi particolari, come il Kivotos Cafè, che hanno avuto a che fare con la crescita del futuro campione.

Nigeria, Grecia, Stati Uniti: la storia di Giannis, simbolo del mondo contemporaneo, incarna la cultura di ben tre continenti. Radici in Africa, sviluppo in Europa e consacrazione in America. Ma l’insegnamento che offre è assolutamente univoco. Non contano le condizioni di partenza: senza lavorare duro per sfruttare al meglio le opportunità che la vita può metterci di fronte, non si arriverà mai in alto.

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