Los Angeles Clippers, la divisa tributo ai Buffalo Braves

La divisa da gioco Nike Classic Edition 2019-20 dei Los Angeles Clippers è un tributo ai Buffalo Braves, la franchigia NBA attiva dal 1970 al 1978 prima di trasferirsi in California come San Diego Clippers e quindi nel 1984 a L.A.

In questa stagione Utah Jazz, Toronto Raptors, Charlotte Hornets, Memphis Grizzlies e Cleveland Cavaliers presentano, in alcune partite, divise ispirate agli anni ’90. I Clippers, invece, hanno optato per un revival degli anni ’70, oltre che per una squadra che di fatto non esiste più, avendo a differenza delle altre radicalmente cambiato città e nome.

Questa divisa, che ovviamente sarà accompagnata da un parquet correlato nelle serate dedicate, rientra inoltre nelle celebrazioni per i cinquant’anni della franchigia, nata come expansion team nel 1970 insieme ai Portland Trail Blazers e ai Cleveland Cavs.

Buffalo Braves, lassù nel New York State

I Buffalo Braves sono stati l’ultima franchigia NBA ad essere attiva nello Stato di New York, all’infuori di New York Knicks e New Jersey Nets (poi diventati Brooklyn Nets). Queste ultime, però, sono considerate le squadre di New York City, mentre il New York State è uno stato USA che si sviluppa per circa 700 km molto a nord della Grande Mela fino al confine con il Canada, toccando le rive del lago Ontario.

Questo territorio, che è più vicino a Toronto rispetto a New York City, ebbe i Rochester Royals, campioni NBA nel 1951, trasferiti nel 1957 e successivamente diventati i Sacramento Kings; e i Syracuse Nationals, che hanno tolto le tende nel 1963 (un titolo nel 1955) diventando Philadelphia 76ers.

I Buffalo Braves giocavano al Buffalo Memorial Auditorium, rinnovato proprio nel 1970. Un’arena da circa 14.300 posti costruita nel 1940 e demolita nel 2009. L’impianto, all’epoca, era molto affollato, in quanto utilizzato anche da squadre di hockey su ghiaccio e di basket universitario. Tanto che, nei primi anni, i Braves dovettero giocare 16 partite al Maple Leaf Gardens di Toronto.

Da Bob McAdoo allo “scambio franchigia”

Sono state 8 le stagioni NBA dei Buffalo Braves, tre delle quali con partecipazione ai playoff (1973-74, 1974-75 e 1975-76). Non sono mai andati oltre la semifinale di conference, tra l’altro qualificandosi di diritto nel 1975, e vinsero una sola serie, l’anno successivo, per 2-1 contro Philadelphia al primo turno.

Bob McAdoo, ben noto in Italia, è stato il giocatore più rappresentativo: rookie dell’anno nel 1973 e addirittura MVP e miglior realizzatore della lega nel 1975.

Altri due Braves vinsero il premio di rookie dell’anno: Ernie DiGregorio nel 1974 e Adrian Dantley (visto all’Aresium Milano in A2 nel 1991-92) nel 1977. Dopo i primi due anni con Dolph Schayes, dal 1972 al 1976 il coach è stato Jack Ramsey, che lasciò per andare a vincere il titolo 1977 a Portland. In quel’anno i Braves stabilirono il record di punti in un solo quarto, 58, pur perdendo quella partita con i Boston Celtics.

A proposito di Celtics, il trasferimento dei Buffalo Braves nel 1978 fu uno strano caso di “scambio franchigia”: Irv Levin, allora proprietario dei verdi di Boston, li cedette a John Y. Brown, proprietario dei Braves a loro volta ceduti a Levin. Quest’ultimo trasferì la franchigia a ovest.

La divisa Classic Edition 2019-20 dei Clippers

La divisa Classic Edition 2019-20 dei Los Angeles Clippers rievoca quella indossata dai Buffalo Braves nelle stagioni, tra l’altro perdenti, 1971-72 e 1972-73.

La canotta e i pantaloncini sono bianchi, tagliati sul lato sinistro da una banda diagonale composta da due strisce una arancione e una nera, inframmezzate da una bianca. Nella parte alta la striscia nera è interrotta dall’inserimento dello storico logo dei Braves: la cosiddetta Feather B, la cui piuma richiama la cultura dei nativi americani. Buffalo, in inglese americano, sta infatti per “bisonte”, animale al centro della vita di quei popoli. Sul petto a destra il nome Braves sotto il numero. Unici elementi attuali lo swoosh Nike e lo sponsor di maglia.

La coppia cromatica arancione-nero si ispira ai Baltimore Orioles, squadra di baseball MLB tra le protagoniste degli anni ’70. Questo perché il fornitore locale delle divise dei Buffalo Braves, James Ludtka, era un ex giocatore dei New York Yankees che lavorava come scout per gli Orioles. E in qualche modo riuscì a far scegliere quei colori.

Una versione a prevalenza arancione di questa divisa era già stata sfoggiata dai Los Angeles Clippers Clippers di Sam Cassell ed Elton Brand a metà degli anni 2000.

I Buffalo Braves avevano esordito in NBA nella stagione 1970-71 con colori rosso, blu e oro e un logo piuttosto particolare, mentre dopo il 1973 sia il logo sia le divise passarono dal bianco-arancione-nero a un bianco-arancione-azzurro, con l’azzurro in prevalenza e l’arancione limitato agli elementi di contorno.

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