Quali sono le 10 maglie City Edition più belle della NBA 2021-2022? Ecco la mia personale classifica delle migliori divise speciali che Nike, in aggiunta alle altre, realizza ogni anno per le 30 squadre della lega.
Ovviamente, si tratta di una scelta di gusto del tutto soggettiva. Ho tenuto conto di resa estetica globale, qualità del design e significato contenuto in ciascuna di esse.
Nike ha introdotto le City Edition dalla stagione 2017-2018, esattamente da quando fornisce le uniformi ufficiali delle franchigie NBA. Lo scopo di queste jerseys, indossate dai giocatori in un determinato numero di partite di regular season, è celebrare il legame che unisce la squadra alla città, allo stato o al territorio di riferimento.
Su di esse compaiono quindi accenni a storia, cultura e peculiarità di ogni città NBA, combinati con quelle della franchigia stessa (in certi casi le due cose coincidono) e declinati attraverso colori, font, elementi grafici, simboli e dettagli minuziosamente studiati dai designer. Nelle serate di City Edition, inoltre, alcune squadre scendono in campo su un parquet speciale coordinato con le maglie.
Quest’anno, però, è stato aggiunto un altro motivo: celebrare i 75 anni della NBA e, contestualmente, la storia delle squadre. Infatti, molte delle City Edition 2021-2022 sono ricche di dettagli che accennano ai momenti e ai giocatori più significativi di ciascuna franchigia, oppure condensano in un nuovo design gli elementi visivi che si sono susseguiti nel corso degli anni.
In questa classifica, dalla decima alla prima posizione, ho selezionato le 10 maglie City Edition più belle della NBA 2021-2022. Ho escluso quelle che, rispetto alla stagione 2020-2021, sono rimaste sostanzialmente invariate. Il quadro completo, invece, è disponibile QUI.
10 – Detroit Pistons
Quella dei Detroit Pistons è una City Edition vivace ma senza fronzoli, nel rispetto dello spirito operaio della Motor City. A mio avviso, la soluzione ideale per una franchigia che vuole rilanciarsi, puntando sulla prima scelta Cade Cunningham, senza rinunciare alla sua identità storica. Mentre siamo abituati a vedere la squadra che fu di Isiah Thomas e Ben Wallace in blu o bianco, questa divisa valorizza invece il rosso. Il font del nome Detroit sul petto è ispirato alla canotta dei “Bad Boys” anni ’80 e ’90. Le saette sui pantaloncini richiamano l’immagine dei Pistons nei tardi anni ’70. Sulla cinta è presente il logo con il cavallo dalla criniera fiammeggiante che caratterizza l’identità del team del Michigan in auge nella seconda metà degli anni ’90 (l’epoca di Grant Hill) e nei primi 2000.
9 – Los Angeles Lakers
Ho inserito i Los Angeles Lakers in questa top ten delle 10 maglie City Edition più belle della NBA 2021-2022 come riconoscimento alla difficoltà di intervenire sulla divisa di una delle franchigie più blasonate, che in quanto tale difficilmente si presta a novità e stravolgimenti. Questo completo, molto equilibrato, fonde passato e presente. Il bianco e l’azzurro richiamano la maglia dei pionieri Minneapolis Lakers e poi quella di Elgin Baylor, a cui erano ispirate le City Edition delle ultime due stagioni. Entrambi i colori accompagnano il dominante viola, che si aggancia all’attualità, sacrificando però ancora una volta il giallo oro. Il wordmark Lakers sul petto e i numeri sono mantenuti nel classico font. Le due stelle sono anch’esse un rimando agli anni ’50 di Minneapolis.
8 – Atlanta Hawks
Un giallo quasi inedito (c’è stata una maglia alternativa usata dal 2004 al 2007) per gli Atlanta Hawks. Una City Edition accesa e lineare, che però contiene un interessante campionario di elementi grafici e font. I numeri, il nome sul petto e la banda sui pantaloncini sono un omaggio alla prima divisa degli Hawks, quella che fu di Pete “Pistol” Maravich, con cui debuttarono nel 1968 nella città della Georgia. Il grande falco fa ovviamente riferimento invece alla ricchezza iconografica degli anni ’90, i tempi di Dikembe Mutombo e Stacey Augmon. E si ripete sulla parte bassa della canotta, insieme al 404, il prefisso telefonico di Atlanta. I numeri sulla schiena e il nome Hawks sui pantaloncini, in un font con grazie, rimandano invece agli anni ’80 di Dominique Wilkins, mentre sulla cinta c’è il logo attuale.
7 – Minnesota Timberwolves
La divisa City Edition 2021-2022 dei Minnesota Timberwolves riporta all’anno inaugurale della franchigia più a settentrione di tutta la NBA, il 1989. Il risultato è fortemente vintage e identitario e complessivamente di grande equilibrio. Nella palette scelta ritornano quindi le originarie tonalità di blu e verde, mentre il design ripropone l’elementare motivo degli alberi (ciascuno composto da tre semplicissimi triangolini) sui bordi di canotta e pantaloncini. Sui fianchi i graffi scuri richiamano quelli dei lupi delle foreste che hanno dato il nome alla squadra. Il wordmark Wolves sul petto è nel font utilizzato dalla seconda metà degli anni ’90. Per i nostalgici delle stagioni di Kevin Garnett è indubbiamente un tuffo al cuore. Il logo invece è quello di oggi. Non la City Edition top in assoluto, ma mi piace molto.
6 – Houston Rockets
Per tutti quelli che si domandavano quando sarebbe stato rispolverato il design “spaziale” degli Houston Rockets dei secondi anni ’90, quelli del magico trio Drexler-Barkley-Olajuwon, ecco la risposta, seppur in versione riveduta e corretta. La City Edition 2021-2022 della franchigia con sede nella città della NASA presenta un pinstripe che attraversa canotta e pantaloncini, con “interferenze” nelle linee bianche e bagliori celesti su fondo blu navy. Il font del lettering Houston sul petto e il logo sulla cinta sono ispirati a quelli in uso dagli anni ’70 fino al 1995, comprensivi quindi degli unici due titoli vinti dalla squadra texana. Sui lati degli shorts il logo attuale, che ha segnato tra l’altro la sfortunata era di Tracy McGrady e Yao Ming. Una divisa fortemente evocativa, anche se l’esito finale non vale la top 5.
5 – Golden State Warriors
Con la scelta del nero, il rischio è sempre quello di presentare una maglia troppo scura e spenta. Invece, allo stesso modo con cui i Golden State Warriors stanno cercando di risalire la china, così sono riusciti ad accendere una City Edition total black con elementi gialli e blu che illuminano il tutto. Sul petto il logo aureo dei Bay Bridge, caratterizzato da una particolarità: uno sfondo di linee che richiamano il tetto della vecchia Oracle Arena, abbandonata al termine della stagione 2018-2019 per trasferirsi al lussuoso Chase Center di San Francisco. Le saette sui lati sono un riferimento al motivo delle divise dagli anni ’90 all’esaltante stagione 2006-2007, quella del “We Believe“. Anche in questa divisa non manca una rassegna di loghi del passato e riferimenti alle pietre miliari della storia della franchigia. Elegante.
4 – Brooklyn Nets
I Brooklyn Nets fanno un balzo al di là non solo dell’East River ma anche del fiume Hudson tornando, nelle serate di City Edition, a vestire i colori rosso-blu dei New Jersey Nets. In questa divisa è notevolmente riuscito il non facile medley tra le varie fasi della storia della franchigia. La banda rossa laterale con tre stelle bianche rimanda agli allora New York Nets della ABA, mantenuta anche in NBA negli anni ’70 e ’80 quando la squadra si stabilì nel Jersey. Il lettering sul petto è quello dei primi anni ’90, il periodo di Drazen Petrovic. Il prevalente blu navy riconduce a una divisa da trasferta in auge dal 1997 al 2009. Sulla canotta, in basso, sono collocati tutti i loghi che la franchigia ha avuto durante gli anni. Appena fuori dal podio, ma senz’ombra di dubbio tra le 10 maglie City Edition più belle del 2021-2022.
3 – Philadelphia 76ers
Con la City Edition dei Philadelphia 76ers entriamo in un territorio per veri intenditori. Un omaggio allo Spectrum, la storica arena, demolita nel 2010, in cui i Sixers hanno giocato dal 1967 al 1996. La casa di stelle del calibro di Wilt Chamberlain, Billy Cunnungham, Julius Erving, Moses Malone, Maurice Cheeks, Charles Barkley (non Allen Iverson, però, arrivato subito dopo). Ma anche del Rocky cinematografico. L’uniforme è blu scuro con bordi rossi e bianchi e sui lati i quattro quadrati – rosso, arancione, verde, azzurro – che costituivano il logo dello Spectrum, appunto uno spettro di colori a evocare l’ampia gamma di eventi che il palazzo ospitava. Lettering e numeri sono ispirati all’identità visuale della squadra nei tardi anni ’70.
2 – San Antonio Spurs
Dopo la già ottima City Edition della passata stagione, per quest’anno mi aspettavo una soluzione migliorativa del genere. I San Antonio Spurs ripropongono i Fiesta Colors (foglia di tè, rosa, arancione), omaggio alla comunità ispanica della città dell’Alamo. Ma stavolta lo fanno su fondo bianco anziché nero, per un risultato molto più luminoso. Questo vivace tris cromatico è stato utilizzato dal 1989 al 1997, principalmente nella casacca da riscaldamento e sul parquet, mentre nel logo è stato presente fino al 2002. Il nero-argento è mantenuto solo sul wordmark Spurs sul petto, forse non il massimo, però quest’anno il filo conduttore è rendere tributo all’intera storia di ogni franchigia. Tocco di classe: il logo dei Dallas Chaparrals, antesignani dei San Antonio Spurs, su un lato dei pantaloncini.
1 – Charlotte Hornets
A vincere la mia personale classifica delle 10 maglie City Edition più belle della stagione NBA 2021-2022 sono gli Charlotte Hornets, che già un anno fa sfoggiarono una divisa assolutamente accattivante. La divisa turchese propone il pattern dell’alveare – Hornets significa “calabroni” e Charlotte è “Buzz City” – che scende dalle spalle, scompare in un gradiente lasciando spazio al rado pinstripe delle maglie anni ’90 (nei colori blu, verde e viola) e riappare in crescendo sui pantaloncini. La scritta Charlotte sul petto, in un font simile a quello della storica maglia dei Chicago Bulls, è completamente inedita per la squadra del North Carolina. Sui pantaloncini figura il logo con l’insetto in uso negli anni ’90. I numeri sono quelli del design odierno. Una City Edition che assembla con grande equilibrio motivi vintage e attuali.