Le 10 maglie City Edition più belle della NBA 2022-2023

Quali sono le 10 maglie City Edition più belle della NBA 2022-2023? Ogni anno Nike, in aggiunta alle altre, realizza queste divise speciali per le 30 squadre della lega. In questo articolo offro la mia personale classifica di gradimento.

Ovviamente, si tratta di una scelta completamente soggettiva. Ho tenuto conto di gusto personale, resa estetica globale, qualità del design e significato contenuto in ciascuna di esse.

Nike ha introdotto le City Edition dalla stagione 2017-2018. Cioè dall’anno in cui ha iniziato a fornire le uniformi ufficiali delle franchigie NBA. L’obiettivo di queste jerseys, indossate dai giocatori in un certo numero di partite, è celebrare il legame che unisce la squadra alla città, allo stato o al territorio di riferimento.

Su di esse compaiono accenni a storia, cultura e peculiarità di ogni città NBA, combinati con quelle della franchigia stessa (in certi casi le due cose coincidono) e declinati attraverso colori, font, elementi grafici, simboli e dettagli studiati dai designer. Nelle serate City Edition, inoltre, alcune squadre scendono in campo su un parquet speciale coordinato con le maglie.

In questa classifica ho selezionato le 10 maglie City Edition più belle della NBA 2022-2023, dalla decima alla prima posizione. Il quadro completo è QUI (non ci sono gli Utah Jazz, che nella corrente stagione ai completi di base hanno aggiunto solo la Classic Edition).

10 – Detroit Pistons

Inusuale verde per i Detroit Pistons, in un’equilibrata City Edition che nella palette, con azzurro e crema, ricorda quasi i… Milwaukee Bucks. La divisa reca la firma del direttore creativo della franchigia, il rapper Big Sean. Il colore è un omaggio alle pareti verdi del St. Cecilia’s Gym, noto anche come “The Saint”, storica palestra grondante di tradizione in una vecchia chiesa della Motor City dove hanno giocato varie leggende NBA tra cui Dave Bing, Magic Johnson e George Gervin. E dove molti altri si sono fatti le ossa, giocando un basket duro che da queste parti esprime anche l’asprezza della vita quotidiana. Nel wordmark, l’iniziale “D” si presenta in un font differente dal resto della parola ed è sormontata da tre stelle d’oro (i titoli NBA vinti dai Pistons).

9 – Dallas Mavericks

Azzurro (dominante), bianco e verde, i colori storici dei Dallas Mavericks, sono declinati in una City Edition molto semplice ma ben studiata, in cui risalta il wordmark sul petto. Il font scelto riporta direttamente agli anni ’70, o al massimo ai primi anni ’80, periodo in cui nacque la franchigia, fondata appunto nel 1980. La divisa si chiama The Metroplex, termine con cui si indica l’area metropolitana di Dallas e Fort Worth, potente propulsore economico e culturale. Il nome, dalla fusione di metropolis e complex (metropoli e complesso industriale), venne ideato proprio all’inizio degli anni ’70 dalle agenzie creative che supportavano le istituzioni locali nelle strategie di marketing territoriale. Comparve per la prima volta nel 1973 in un’inserzione su Fortune. Da allora lo sviluppo dell’area non si è praticamente mai fermato.

8 – Phoenix Suns

La scelta del turchese è sempre impegnativa, data la sua vivacità, perché rischia di appesantire l’occhio e quindi di “stancare”. Nella City Edition 2022-2023 i Phoenix Suns riescono a bilanciarlo in modo egregio fondendolo con il nero di logo, numeri e altri dettagli, insieme al rosso vermiglio di colletto e bordi. La divisa è un omaggio alle 22 tribù nativo-americane dell’Arizona, nelle cui riserve il basket è molto popolare. Il turchese è il colore delle pietre di gioielli e amuleti, che nelle tradizioni di questi popoli ha potere protettivo, mentre il rosso richiama il paesaggio desertico. I colori presenti nei numeri di maglia e nel logo speciale con le lettere PHX (la sigla aeroportuale di Phoenix) circondate da 22 piume – rosso, giallo, bianco, nero – sono quelli della ruota di medicina e rappresentano i cicli della vita.

7 – Denver Nuggets

I Denver Nuggets escono dallo skyline ispirato alle divise anni ’80 che aveva caratterizzato le precedenti City Edition, per virare su un’uniforme più sobria che vuol essere un tributo all’architettura della capitale del Colorado. Il colore è un bianco platino su cui si staglia l’elemento principale: il wordmark Denver, il cui font è lo stesso dell’insegna arcuata della Union Station, principale stazione ferroviaria della città nonché uno dei suoi edifici simbolo. Il motivo sui bordi del collo e delle braccia, con gruppi di quattro punti color oro su fondo rosso Borgogna, rievoca la pietra lavorata degli archi sulla facciata della stazione. Ne esce una divisa forse un po’ scarna, ma dalla resa complessiva assolutamente elegante e bilanciata. Molto bello il logo speciale nella parte inferiore della canotta.

6 – Los Angeles Clippers

I Los Angeles Clippers tornano al nero, con i bordi attorno alle braccia bianchi, uno con linea rossa e l’altro blu. La divisa è omogenea e senza fronzoli, quindi ci si concentra soprattutto sull’interessante wordmark presente sul petto. Si tratta di un omaggio alla comunità di South L.A. e alla Drew League, il famoso torneo estivo che ha compiuto cinquant’anni. Il font è un corsivo risultante dalla fusione del classico wordmark della Drew League con quello dei Clippers usato fino al 2015. Lo sfondo, un mosaico colorato, richiama gli elementi decorativi in porcellana e vetro delle Watts Towers, particolari strutture di acciaio realizzate tra 1921 e 1954 che sono un’attrattiva del quartiere. Una City Edition metropolitana e inclusiva. Il verde del bordo inferiore della canotta è il colore della Drew.

5 – Houston Rockets

Gli Houston Rockets ripetono, cambiando appena qualche dettaglio, la City Edition “spaziale” ispirata a quella in auge nei secondi anni ’90. La scarsa originalità nel riproporre una divisa che è praticamente la stessa di un anno fa, è ben riscattata dal brillante effetto d’insieme: del resto, i Rockets sono pur sempre la squadra della città dove ha sede la NASA. Il pinstripe che attraversa canotta e pantaloncini presenta “interferenze” nelle linee bianche verticali e bagliori celesti su fondo blu navy. Il font del lettering Houston sul petto è modellato su quello utilizzato dalla franchigia dal 1972 fino al 1995, anno in cui i “Razzi” vinsero il loro secondo e ultimo titolo, durante quella che resta tuttora la loro epoca migliore. Tra le City Edition più belle della NBA 2022-2023, è di certo tra le più evocative.

4 – Chicago Bulls

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I Chicago Bulls presentano una maglia NBA City Edition che coniuga la tradizione di sobrietà, che contraddistingue da sempre le divise della squadra, con l’architettura della metropoli dell’Illinois, espressa dalla cosiddetta Municipal Y, elemento del pattern presente sulla parte bianca della divisa. La Y a più linee inscritta in un cerchio è un simbolo che risale al 1917 e rappresenta i tre rami del Chicago River confluenti presso il Wolf Point, in pieno centro. Esprime un’ideale di unione ed è presente in numerosi edifici e punti della città. Il rosso scelto è di una tonalità più scura, ruggine, rispetto a quello classico delle divise e richiama i ponti metallici della metropolitana. La scritta Chicago è invece nel classico college font dei Bulls. Una City Edition forte e identitaria, come lo spirito della Windy City.

3 – Cleveland Cavaliers

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Se parliamo di radici nella città e nel territorio, quella dei Cleveland Cavaliers è una City Edition che esplicita ottimamente il concetto. Disegnata dal direttore creativo dei Cavs, l’affermato artista contemporaneo Daniel Arsham, rende omaggio alla natura del lago Erie sulle cui rive si affaccia Cleveland e al verde del territorio che la circonda, organizzato in un sistema di diciotto riserve naturali dette Metroparks. L’uniforme è bianca, con elementi e bordi marrone chiaro e celeste, a evocare il colore del suolo e dell’acqua. Il wordmark The Land presenta un font che emula quello del logo dei Cavaliers tra gli anni ’80 e ’90. D’impatto anche il parquet in abbinamento, in cui si ripete, nell’area esterna al rettangolo di gioco e in quelle dei tre secondi, l’avvicendamento tra terra e acqua.

2 – Washington Wizards

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Un rosa originale e dal colpo d’occhio assicurato caratterizza Bloom City, la City Edition degli Washington Wizards. Intende celebrare la spettacolare fioritura dei ciliegi che si ammira ogni anno in una zona della città lungo il fiume Potomac. Gli cherry blossoms, in realtà, sono un simbolo del Giappone: infatti questi alberi vennero donati alla capitale nel 1912 dal sindaco di Tokyo. La divisa è anche un omaggio a Rui Hachimura, attualmente il giocatore nipponico più rappresentativo, in forza agli Wizards. Sui fianchi sono disegnati in bianco alcuni fiori, mentre cadono delicatamente verso il basso, laddove sui pantaloncini il rosa sfuma in un gradiente azzurro a rappresentare le acque del Tidal Basin, laghetto urbano di Washington. Tocco di classe: il puntino sulla “i” del wordmark Washington è a forma di fiore.

1 – Boston Celtics

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Sobria ed elegante, tra le City Edition più belle della NBA 2022-2023 quella dei Boston Celtics è a mio avviso la migliore. Non è mai facile introdurre novità nell’iconica divisa dei bianco-verdi: infatti negli anni passati i risultati non erano stati soddisfacenti. Ora, invece, per rendere omaggio al leggendario Bill Russell i designer hanno tirato fuori il meglio di sé, coniugando modernità e vintage. Il colore di base è un verde scuro molto signorile, con bordi e dettagli in bianco, nero e oro. In particolare, la scelta della tonalità aurea conferisce ulteriore eleganza all’uniforme e rappresenta il cosiddetto gold standard. Vale a dire il livello di eccellenza richiesto per essere un vero Celtic e ben incarnato da Bill Russell. Il font del wordmark aggiunge infine un po’ di ricercatezza. È ispirato all’insegna di un locale di Boston di cui il leggendario giocatore era comproprietario negli anni ’60, lo Slade’s Bar & Grill.

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