Shootaround – I migliori articoli di basket della settimana #28

Ventottesima puntata della rubrica Shootaround, dedicata ai migliori articoli di basket comparsi sul web durante l’ultima settimana – o le ultime due settimane, o in un periodo di tempo indefinito e recente – e ai post di questo blog meritevoli di essere riproposti e riletti.

Shootaround: come l’abituale sessione informale di allenamento che le squadre NBA si lasciano per ultima, per scaricare le tensioni del lavoro di preparazione ma allo stesso tempo per mettere a punto i dettagli in vista dell’imminente partita.

Quindi una rubrica da weekend, per rilassarsi con letture di qualità relative al mondo del basket, ma anche per accrescere la propria cultura di pallacanestro.

Shootaround #28 – 2-15 maggio 2020

La NCAA apre alle sponsorizzazioni dei giocatori e la G League vara il Select Team: ma sta davvero cambiando qualcosa? Se lo chiede Michele Pettene su l’Ultimo Uomo.

Non ci si annoia mai a leggere di Dennis Rodman: Daniele Vecchi de La Giornata Tipo ti porta dritto nella sua mente.

I Chicago Bulls hanno un nuovo general manager: Marc Eversley. Marc J. Spears racconta la sua storia su The Undefeated. – IN INGLESE

Bam Adebayo è ormai una certezza per i Miami Heat: il ritratto di Leandro Nesi su Overtime.

Ricordate Nazr Mohammed? Lui stesso scrive un po’ di cose su The Players’ Tribune. – IN INGLESE

[Continua a leggere dopo la foto]

 

La storica guerra tra Adidas e Nike per la NBA: la racconta magistralmente Andrea Capiluppi su NBA Religion.

Dario Vismara su l’Ultimo Uomo analizza le evoluzioni di Shai Gilgeous-Alexander dei Thunder.

Come Steve Ballmer, proprietario dei Clippers, vuole rivoluzionare il modo di guardare il basket: così Bruce Schoenfeld su Fast Company. – IN INGLESE

Kareem Abdul-Jabbar scrive il discorso che vorrebbe sentire dal presidente degli Stati Uniti.

Michael Jordan quando giocava a baseball era parecchio cool: ne parla Clinton Yates su The Undefeated. – IN INGLESE

[Continua a leggere dopo la foto]

steve ballmer clippers

 

Il meglio da Never Ending Season

Gli antenati del basket: eccone almeno cinque.

Perché Portland è chiamata Rip City?

La fortezza di Belgrado è piena di playground.

La recensione degli episodi 7 e 8 di The Last Dance di Davide Torelli.

Chi si ricorda della storia di Marcus Williams?

 

Il video della settimana

Probabilmente Kai Sotto, alto 2,18, sarà il primo filippino in NBA. Intanto sbarcherà in G League.

Condividi: